Settimana dal 3 al 10 luglio 2016


 In evidenza 
Conserviamo per questa settimana i volantini, già pubblicati, relativi all'Aiuto ai migranti e al Centro di ascolto.
In questo modo può essere più semplice tenere in mente sia ciò che è già stato fatto nel Centro di ascolto nei mesi trascorsi, sia le iniziative che ci proponiamo di sviluppare nei prossimi mesi.
Ciascuno di noi sarà invitato a impegnarsi in queste iniziative, senza costrizioni, nella misura che lui vorrà, ma sapendo che gli è data l'opportunità di rendersi utile, a favore di persone svantaggiate.

La messa festiva delle ore 18 è sospesa; riprenderà il  18 settembre 

E' previsto che il Foglio della domenica in edizione cartacea ritorni il 18 settembre, dopo le vacanze estive.

Per quanto possibile, cerchiamo di mantenere aggiornato settimanalmente il sito parrocchiale che state leggendo, perché può essere letto anche da chi fisicamente non si trova a Bologna e sta in vacanza.
Pensiamo che possa essere un modo per sentirci vicini anche nei mesi estivi. Ricordatevi di visitare il sito di tanto in tanto.

La Giornata della ripresa si terrà  domenica 18 settembre 

 Calendario 
 dal 3 al 10 luglio 2016 

Domenica 3 luglio - XIV domenica del tempo ordinario (anno C - II settimana)

Messe: ore 9 - 11
➜Letture del giorno

Lunedì 4 luglio

➜Letture del giorno

Martedì 5 luglio

➜Letture del giorno

Mercoledì 6 luglio

➜Letture del giorno

Giovedì 7 luglio

➜Letture del giorno

Venerdì 8 luglio

➜Letture del giorno

Sabato 9 luglio

➜Letture del giorno

Domenica 10 luglio - XV domenica del tempo ordinario (anno C - III settimana)

Messe: ore 9 - 11
➜Letture del giorno

 Volantini 

Progetto AIUTO AI MIGRANTI
26 giugno 2016

➜SCARICA IL MODULO DI OFFERTA DI AIUTO - in pdf

Papa Francesco ed il nostro Vescovo Matteo hanno sollecitato tutti i fedeli e le Parrocchie ad esprimere concretamente il Vangelo nell'accoglienza di quanti raggiungono il nostro paese con mezzi di fortuna per sfuggire a guerre, persecuzioni o condizioni di povertà assoluta.
Come testimoni del Vangelo non possiamo rimanere indifferenti di fronte alla richiesta di aiuto di quanti bussano alle nostre porte in cerca di aiuto.

La Caritas Diocesana da tempo è impegnata in questa missione con progetti di accoglienza ed inserimento dei profughi nel nostro tessuto sociale. Anche la nostra Parrocchia vuole far parte di questo progetto e offrire con generosità un aiuto consapevole.

I profughi che giungono a Bologna sono generalmente giovanissimi africani di sesso maschile, pervenuti in Italia dopo un drammatico viaggio attraverso la Libia e il Mediterraneo. Vengono inseriti temporaneamente nei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS), strutture pubbliche dedicate alla prima accoglienza. Qui vengono identificati e forniti di documenti idonei alla permanenza nel nostro paese.

La permanenza in queste strutture può durare più di un anno, prima che sia loro riconosciuto il diritto all'asilo politico e alla libera circolazione; in tal caso ottengono il permesso di soggiorno e vengono definitivamente dimessi dal CAS. E' in questa fase che si rende necessario trovare un alloggio dignitoso per questi ragazzi, che hanno bisogno di completare il percorso nel frattempo avviato con l'aiuto della Caritas.

L'azione della Caritas Diocesana mira ad inserire ciascun profugo, secondo le proprie attitudini, in percorsi di studio o di lavoro, che possano assicurare l'indipendenza economica.
L'accoglienza presso famiglie o strutture parrocchiali o private è necessaria, ma occorre anche organizzare il sostentamento economico e l'assistenza materiale di ospiti bisognosi di tutto.
L'assistenza è finalizzata al definitivo inserimento nella società e all'acquisizione, da parte dei migranti, di una propria autonomia economica; quindi l'ospitalità ha una durata limitata (da un minimo di 6 mesi fino a 12/18 mesi), salvo poi proseguire con altre forme.

Si poterebbe ospitare qualche migrante presso la nostra Casa di Accoglienza, seguendolo ed aiutandolo ad inserirsi.

Sarebbe quindi necessario:
  • sostenere le spese di vitto e alloggio
  • organizzare l'assistenza materiale e culturale: i profughi vanno istruiti, seguiti e organizzati, con lo scopo di completare il percorso di studi o di lavoro già avviato ad opera della Caritas Diocesana
  • accompagnare i migranti ad acquisire la completa autonomia economica

Le iniziative che si possono avviare a supporto del progetto sono tante, ma necessitano dell'impegno e della generosità di numerosi parrocchiani.

Ognuno potrà dare il proprio contributo compatibilmente con le proprie possibilità e capacità.

Non necessitano solo contributi economici; invitiamo tutti coloro che apprezzano il progetto, che abbiamo illustrato in estrema sintesi, a comunicarci la propria disponibilità a collaborare.

A tale scopo vi preghiamo di compilare e consegnare in parrocchia il ➜Modulo di offerta di aiuto

Potete anche contattare telefonicamente la
Segreteria parrocchiale
allo 051 440 051
(in luglio e agosto: dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12)

GRAZIE DI CUORE PER QUANTO VORRETE FARE!





Parrocchia di San Silverio di Chiesa Nuova
Caritas Parrocchiale

NOTIZIE DAL PUNTO DI ASCOLTO
a cura degli Operatori del Punto di Ascolto con il Parroco
Bologna, 18 giugno 2016

E' datata 18 febbraio 2016 la lettera con cui i reponsabili della Caritas Diocesana, per volontà dell'Arcivescovo, annunciavano ai Parroci e alle Associazioni Caritative la ricostituzione di un «fondo straordinario di solidarietà per venire in aiuto alle famiglie economicamente più fragili, in particolare per la perdita del lavoro e che abbiano bisogno di un contributo temporaneo per una situazione transitoria di difficoltà»
La lettera esemplificava le situazioni e i bisogni da prendere in considerazione, indicava nel 23 marzo la data entro cui far pervenire le richieste e specificava che ogni parrocchia avrebbe dovuto presentare situazioni relative esclusivamente al proprio territorio.
Valutando tutte le famiglie seguite dal nostro punto di ascolto, abbiamo individuato sette famiglie che, da quanto ci risultava, ricadevano nelle condizioni previste, le abbiamo contattate e invitate a presentare la domanda necessaria, corredata dalla documentazione richiesta.
Per altre due famiglie, seguite già da qualche tempo, ma residenti in altre parrocchie limitrofe, abbiamo provveduto ad informarle dell'iniziativa e ad indirizzarle ai relativi parroci, assicurando comunque il nostro affiancamento.
Le sette domande presentate riguardavano complessivamente circa 31 mila euro di debiti in essere e di preventivi per cure mediche prescritte ma non usufruite per mancanza di fondi.
I debiti riguardavano principalmente canoni di affitto o spese condominiali arretrati da lungo tempo, bollette di utenze per gas acqua luce. La morosità degli affitti per alcuni era già arrivata alla sentenza di sfratto e per le utenze alla soglia di distacco dell'utenza.
Alla fine del mese di aprile sono arrivati i fondi assegnati alla nostra parrocchia: 21 mila euro. Una benedizione, ma pari solo ai due terzi del necessario.
Valutando la situazione con le famiglie abbiamo provveduto a tamponare le urgenze più pressanti pagando le bollette più vecchie tra quelle rimaste in sospeso (alcune sono state pagate nel frattempo con altre risorse per evitare di incorrere anche nella doppia spesa per il distacco / riallaccio) e a far fare i bonifici necessari.
Il fondo straordinario (così come il punto di ascolto in genere) può solo tamponare situazioni di emergenza temporanea, ma la realtà dei nostri assistiti, come quella della nostra società, presenta situazioni che sono spesso in emergenza continuativa a tempo indeterminato e ogni famiglia richiederebbe interventi irrealizzabili con gli scarsi fondi che arrivano mensilmente come espressione della carità dai parrocchiani di Chiesa Nuova.
La donazione periodica di generi alimentari attenua per i beneficiari l'urgenza quotidiana del procurarsi il cibo, ma l'incalzare delle altre spese "di base", dalla consistenza simile a quella delle nostre famiglie, diventa un macigno contro cui si infrangono gli sforzi di chi ha perso il lavoro e non riesce neanche a trovare qualche risorsa nel mondo grigio delle "ore" o dei "lavoretti in nero".
Chi viene al punto di ascolto fa molta fatica a tenersi in pari con i pagamenti di affitti (appartamenti a canone agevolato sono in molti casi gravati da spese condominiali per ascensori o giardinaggio di importo paragonabile) riscaldamento, acqua, luce, imposte, ma deve anche affrontare spese costanti per pannolini, latte per lattanti, medicinali non mutuabili ma necessati, rinnovo permessi di soggiorno, spese scolastiche di varia natura.
Riaffermando che non è compito specifico della comunità cristiana (Chiesa) risolvere problemi che riguardano tutta la comunità civile (Stato), è per noi essenziale fare riferimento all'insegnamento e all'esempio di Gesù riguardo l'invito ad una vita sobria e ad una fede incarnata, che si esprime in una gestione fraterna dei nostri beni.
Come in altre occasioni sommessamente sollecitato, il Punto di Ascolto, per poter far fronte in modo meno estemporaneo alle situazioni di difficoltà economica che si presentano, sarebbe molto agevolato nel suo operare a nome della comunità cristiana di s.Silverio dal poter sapere con una certa precisione su quali risorse poter contare ordinariamente.
Questo si potrebbe ottenere se i parrocchiani si volessero impegnare esplicitamente a versare un contributo continuativo, non importa se minimo, mensile o settimanale.
Ogni ulteriore donazione, estemporanea o ripetuta, sarebbe naturalmente molto ben accetta e utilizzata con gli stessi criteri, così come la disponibilità in tempo o servizi per far fronte alle situazioni più varie che si presentano.

Grazie sempre al Signore che ci chiede di occuparci dei suoi figli, nostri fratelli.

I poveri li avrete sempre con voi (Mt 26,11 - Mc 14,7) ( ... e di solito non vanno in vacanza)

5LUG2016 PE